“Voglio donare, voglio che mi si doni, e voglio solitudine in cui svelare i miei possessi.”
“«Io vorrei Dio. Si può?»Mi sento come un cretino. «Certo che si può. È quello che credi tu.»«Però io non voglio soltanto crederci. Voglio che sia vero.»”
“Voglio tornare bambino, voglio annusare la Coccoina, voglio spalmarmi il Vinavil e poi togliermelo come se fosse una pellicina. Voglio usare i pennarelli per poi avere tutte le dita piene di piccole striscette colorate. Voglio rubare la merenda ai grandi. Voglio credere che il mio soldatino si sposti all'ultimo momento e schivi il proiettile. Voglio credere che l'astronauta è un lavoro che si può fare solo di notte, perché di giorno non ci sono le stelle per atterrare. Voglio credere che un mio amico è un mio amico per sempre, e non ti tradisce mai. Ma soprattutto voglio credere che Babbo Natale il carbone te lo porta solo se sei stato cattivo.”
“Ora abbandonerò tutto; ora mollerò gli ormeggi. Ora libererò il desiderio frenato e represso perché finlamente si possa spendere, si possa consumare. Galopperemo insieme sopra le colline deserte dove la rondine inzuppa le ali nelle pozzanghere scure e le colonne si ergono intere. Nell'onda che sbatte sulla spiaggia, nell'onda che getta la sua bianca spuma ai più remoti angoli della terra, io getto le mie violette, la mia offerta a Percival.”
“Nessuna passione cova più forte in petto all'uomo, del desiderio di far pensare gli altri a modo proprio. Nulla offusca tanto il cielo della sua felicità, nulla lo riempie tanto di furore, quanto il sapere che un altro tiene a vili cose di cui egli fa gran conto. Whigs e Tories, liberali e laburisti, per che cosa lottano - se non per il loro prestigio? Non l'amore della verità, ma la sete di dominio scaglia fazione contro fazione, e fa desiderare a una parrocchia la rovina di un'altra parrocchia. Ognuno pensa a serbare la pancia per i fichi e ad asservirsi l'avversario, piuttosto che al trionfo della verità e all'esaltazione della virtù.”
“Profondamente sospirò e si gettò - c'era nei suoi gesti una passione che merita la parola - sul nudo suolo ai piedi della quercia. Godeva nel sentire, sotto l'effimera apparenza dell'estate, la spina dorsale della terra; ché tale era per lui la dura radice della quercia, oppure - l'immagine seguendo l'immagine - era il dorso d'un gran destriero che cavalcava; o la tolda di una nave in preda alle onde; qualsiasi cosa, insomma, purché solida, poiché egli anelava a qualche cosa cui ormeggiare il suo fluttuante cuore; quel cuore che ogni sera in quella stagione, quando s'aggirava per le campagne, pareva ricolmo di aromatiche e languide sensazioni d'amore. Alla quercia egli lo legò.”
“Fra cento anni, d'altronde, pensavo giunta sulla soglia di casa, le donne non saranno più il sesso protetto. Logicamente condivideranno tutte le attività e tutti gli sforzi che una volta erano stati loro negati. La balia scaricherà il carbone. La fruttivendola guiderà la macchina. Ogni presupposto basato sui fatti osservati quando le donne erano il sesso protetto sarà scomparso; ad esempio (in strada stava passando un plotone di soldati) l'idea che le donne, i preti e i giardinieri vivano più a lungo. Togliete questa protezione, esponete le donne agli stessi sforzi e alle stesse attività, lasciatele diventare soldati, marinari, camionisti e scaricatori di porto, e vi accorgerete che le donne muoiono assai più giovani e assai più presto degli uomini; cosicché si dirà: "Oggi ho visto una donna", come si diceva "Oggi ho visto un aereo". Può accadere qualunque cosa quando la femminilità cesserà di essere un'occupazione protetta, pensavo, aprendo la porta.”