“Sentivo l’urgenza di cominciare a vivere. Cominciare a vivere la mia vera vita? Quand’anche dovesse essere una mascherata pura e semplice e niente affatto la mia vita, era venuto ugualmente il momento in cui bisognava ch’io mi mettessi in cammino, che trascinassi i miei torbidi piedi”

Yukio Mishima
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“La somiglianza è come una dolce sensazione, basterebbe somigliarsi per credere che esistano la comprensione, i pensieri che si trasmettono senza parole, la fiducia reciproca. Si somigliavano soprattutto nei loro occhi limpidi, quegli occhi che purificarono lo sporco del mondo che li adombrava, come il filtro che purifica l'aria torbida e la rende potabile. Sembrava che l'acqua limpida fluisse dai loro occhi verso l'esterno. Il giorno in cui scorrerà sul mondo toglierà ogni contaminazione.”


“Dottor Spielvogel, questa è la mia vita, la mia unica vita, e la sto vivendo da protagonista di una barzelletta ebraica! Io sono il figlio in una barzelletta ebraica… solo che non è affatto una barzelletta!”


“Ciò che avveniva in camera da letto per Ayako rappresentava il costante brivido del suo quotidiano, qualcosa di bello e caldo da aspettare con impazienza, come immergersi nel mare di notte, un mare tenebroso e denso dove brillano le nottiluche. Suo marito una volta le aveva detto che aveva dei piedi graziosi e a volte li moredeva. Lei aveva ormai imparato non solo ad accogliere quell'uomo con tenerezza ma anche ad avvinghiarsi a lui come chi sta per annegare. Le era diventato familiare toccare il corpo del marito, quel corpo sodo senza recessi di mollezza, ma ancora provava una vaga vergogna”


“Fin dall'inizio ogni mia fantasia fu tinteggiata di disperazione, stranamente compiuta e somigliante di per se stessa a desiderio struggente”


“Mi irrita la felicità di tutti questi uomini che non sanno di essere infelici. La loro vita umana è piena di tutto ciò che costituirebbe una serie di angosce per una sensibilità vera. Ma poiché la loro vera vita è vegetativa, quello che subiscono passa loro accanto senza toccarli intimamente. Vivono con la fortuna autentica di vivere senza accorgersene.Per questo, comunque, vi amo tutti. Miei cari vegetali!”


“Il sole del pomeriggio batteva senza sosta la superficie del mare, e tutta la baia er a un'unica, stupenda distesa di fulgore. All'orizzonte campeggiavano alcune nuvole estive, ferme nel silenzio, immergendo parzialmente in acqua le forme sontuose, funeree, profetiche. I muscoli delle nuvole erano pallidi come alabastro.”