Bernard Cornwell photo

Bernard Cornwell

Cornwell was born in London in 1944. His father was a Canadian airman, and his mother, who was English, a member of the Women's Auxiliary Air Force. He was adopted and brought up in Essex by the Wiggins family, who were members of the Peculiar People, a strict Protestant sect who banned frivolity of all kinds and even medicine. After he left them, he changed his name to his birth mother's maiden name, Cornwell.

Cornwell was sent away to Monkton Combe School, attended the University of London, and after graduating, worked as a teacher. He attempted to enlist in the British armed services at least three times but was rejected on the grounds of myopia.

He then joined BBC's Nationwide and was promoted to become head of current affairs at BBC Northern Ireland. He then joined Thames Television as editor of Thames News. He relocated to the United States in 1980 after marrying an American. Unable to get a green card, he started writing novels, as this did not require a work permit.

As a child, Cornwell loved the novels of C.S. Forester, chronicling the adventures of fictional British naval officer Horatio Hornblower during the Napoleonic Wars, and was surprised to find there were no such novels following Lord Wellington's campaign on land. Motivated by the need to support himself in the U.S. through writing, Cornwell decided to write such a series. He named his chief protagonist Richard Sharpe, a rifleman involved in most major battles of the Peninsular War.

Cornwell wanted to start the series with the Siege of Badajoz but decided instead to start with a couple of "warm-up" novels. These were Sharpe's Eagle and Sharpe's Gold, both published in 1981. Sharpe's Eagle was picked up by a publisher, and Cornwell got a three-book deal. He went on to tell the story of Badajoz in his third Sharpe novel, Sharpe's Company, published in 1982.

Cornwell and wife Judy co-wrote a series of novels, published under the pseudonym "Susannah Kells". These were A Crowning Mercy, published in 1983, Fallen Angels in 1984, and Coat of Arms (aka The Aristocrats) in 1986. (Cornwell's strict Protestant upbringing informed the background of A Crowning Mercy, which took place during the English Civil War.) In 1987, he also published Redcoat, an American Revolutionary War novel set in Philadelphia during its 1777 occupation by the British.

After publishing eight books in his ongoing Sharpe series, Cornwell was approached by a production company interested in adapting them for television. The producers asked him to write a prequel to give them a starting point to the series. They also requested that the story feature a large role for Spanish characters to secure co-funding from Spain. The result was Sharpe’s Rifles, published in 1987, and a series of Sharpe television films staring Sean Bean.

A series of contemporary thrillers with sailing as a background and common themes followed: Wildtrack published in 1988, Sea Lord (aka Killer's Wake) in 1989, Crackdown in 1990, Stormchild in 1991, and Scoundrel, a political thriller, in 1992.

In June 2006, Cornwell was made an Officer of the Order of the British Empire in the Queen's 80th Birthday Honours List.

Cornwell's latest work, Azincourt, was released in the UK in October 2008. The protagonist is an archer who participates in the Battle of Agincourt, another devastating defeat suffered by the French in the Hundred Years War. However, Cornwell has stated that it will not be about Thomas of Hookton from The Grail Quest or any of his relatives.


“Amavo moltissimo la mia Ceinwyn. Anche ora, dopo anni, sorrido quando la penso; a volte, di notte, mi sveglio con le lacrime agli occhi e so di averle versate per lei. Il nostro amore era nato in una vampata di passione e i saggi dicono che simili passioni si spengono sempre, ma la nostra non se era spenta: si era mutata in un amore intenso e duraturo.”
Bernard Cornwell
Read more
“Merlino mi fissò. - Credi che tu, Derfel, o Artù possiate essere tanto forti da resistere a Nimue? Lei è una donna. Le donne ottengono sempre ciò che vogliono, e se per ottenerlo devono rovinare il mondo e tutto ciò che il mondo contiene, così sia.”
Bernard Cornwell
Read more
“- A Mai Dun - riprese Merlino - ci sono andato molto vicino. Davvero molto vicino. Ma sono stato troppo debole, Derfel. Voglio troppo bene ad Artù. Perché? Non è spiritoso, nella conversazione può essere noioso quanto lo era Gawain e per giunta ha un assurdo attaccamento alla virtù, ma io gli voglio bene. E anche a te ne voglio, purtroppo. Una debolezza, lo so. Posso anche apprezzare gli uomini arrendevoli, ma ho in simpatia gli uomini onesti. Ammiro la forza schietta, capisci, e a Mai Dun ho lasciato che questa mia debolezza avesse il sopravvento.”
Bernard Cornwell
Read more
“Eppure sono convinto che Artù sarebbe rimasto in Dumnonia, se avesse ricevuto ciò che desiderava, ossia la gratitudine. Era un uomo orgoglioso e sapeva bene ciò che aveva fatto per il nostro regno, ma era stato ricompensato con astio e malcontento.Erano stati i cristiani a rompere per primi la pace, ma poi, dopo i fuochi di Mai Dun, gli stessi pagani si erano rivoltati contro di lui.Artù aveva dato alla Dumnonia la giustizia, aveva riconquistato gran parte delle Terre Perdute, aveva reso sicure le nuove frontiere e governato con onestà; ma per ricompensa era stato deriso come il Nemico di Dio.”
Bernard Cornwell
Read more
“Il tempo è una storia e io voglio essere colui che la racconta, non colui che la crea.”
Bernard Cornwell
Read more
“Se gli uomini possono comprare la legge, diceva sempre Artù, allora la legge diventa inutile.”
Bernard Cornwell
Read more
“In breve, eravamo soddisfatti, e il destino è sempre stato nemico della soddisfazione. Il destino inoltre, come mi aveva sempre detto Merlino, è inesorabile.”
Bernard Cornwell
Read more
“I sovrani deboli sono una maledizione in terra, tuttavia i nostri giuramenti sono fatti ai sovrani, ragionai; se non facessimo giuramenti, non avremmo leggi, e se non avessimo leggi, ci sarebbe solo anarchia. Perciò dobbiamo legarci mediante le leggi e con in giuramenti attenerci alle leggi; se un uomo potesse cambiare i sovrani a capriccio, allora potrebbe trascurare i giuramenti fatti a un sovrano scomodo; i sovrani sono necessari perché è necessario avere leggi immutabili.”
Bernard Cornwell
Read more
“Artù andò alla porta della fucina, la spalancò e fissò il cortile. Niente vi si muoveva, a parte i soliti cani. Si voltò.- Sei un uomo onesto, figlio - ammise a malincuore. - Un uomo onesto. Sono orgoglioso di te. Ma hai un'idea troppo buona del mondo. C'è il male là fuori, il vero male, e tu non ci credi.- Tu ci credevi, quando avevi la mia età?Artù riconobbe con un mezzo sorriso l'acutezza della domanda. - Quando avevo la tua età, credevo di poter rifare il mondo. Credevo che il mondo avesse bisogno solo d'onestà e di gentilezza. Credevo che il trattare bene la gente, il mantenere la pace e il praticare la giustizia sarebbero stati ricompensati con la gratitudine. Credevo che il bene avrebbe annullato il male.Rimase pensieroso per qualche attimo. - Forse pensavo che le persone fossero simili ai cani e che, offrendo loro abbastanza affetto, sarebbero state docili - riprese, amaro. - Ma le persone non sono cani, Gwydre, sono lupi. Un re deve governare migliaia di ambiziosi e ognuno di loro inganna. Sarai adulato e, alle tue spalle, deriso. Ti giureranno fedeltà eterna e intanto trameranno alle tue spalle.Scrollò le spalle. - E se sopravviverai ai complotti, un giorno avrai la barba grigia come me, guarderai la tua vita e ti accorgerai di non aver realizzato niente. Un bel niente. I bambini da te ammirati in braccio alle madri saranno cresciuti e diventati assassini, la giustizia da te imposta sarà in vendita, la gente da te protetta sarà ancora affamata e il nemico da te sconfitto minaccerà ancora i confini.Parlando, era diventato sempre più furioso. Ora con un sorriso addolcì la collera. - É questo che vuoi?Gwydre lo guardò negli occhi. Pensai per un attimo che avrebbe esitato o forse discusso con il padre, invece diede ad Artù una buona risposta.- Quello che voglio, padre, è trattare bene le persone, dare loro la pace e offrire loro giustizia.”
Bernard Cornwell
Read more
“- Galahad - mi diceva - è innamorato della perfezione ed è troppo schizzinoso per amare una donna in carne e ossa. Ama le donne come concetto, ma non sopporta la loro realtà, le malattie, il dolore, il sangue.- Be', non ha mai provato fastidio per cose del genere, in battaglia - commentai io.- Certo - replicò Ceinwyn - ma in battaglia, coperti di sangue o ferite, ci sono solo uomini e Galahad non ha difficoltà ad ammetterne i difetti. Non ha mai idealizzato gli uomini: solo le donne.”
Bernard Cornwell
Read more
“La mia regina ha alzato le spalle con aria sprezzante. - L'istruzione è così importante?- Penso di sì. Ho sempre rimpianto di non conoscere il latino.- Perché? - mi ha chiesto Igraine.- Perché buona parte delle esperienze dell'umanità sono tramandate in quella lingua, regina, è l'istruzione ci permette di scoprire ciò che gli uomini del passato conoscevano, o sognavano, o temevano. Quando siamo nei guai, è utile vedere che qualcuno ha già affrontato gli stessi problemi. Contribuisce a farci capire le cose.”
Bernard Cornwell
Read more
“Ginevra chiuse gli occhi; per alcuni instanti non capii se ridesse o piangesse. Poi vidi che quella che le agitava il petto era una risata. - Sei davvero uno sciocco - affermò. - Cerchi di aiutarmi! Credi che io ami Lancillotto?- Volevi che diventasse re - le ricordai.- Che c'entra con l'amore? - mi chiese con scherno. Volevo che fosse re perché è un debole, e in questo mondo una donna può comandare solo attraverso un uomo debole come lui. Artù non è un debole, invece. - Trasse un profondo respiro. - Ma Lancillotto lo è, e forse regnerà qui, quando verranno i sassoni, ma a controllarlo non sarò io, e neppure un'altra donna: sarà Cerdic, che è tutt'altro che un debole.”
Bernard Cornwell
Read more
“- Ti amava - protestai.Lei mi fissò. Pensavo che stesse per esplodere, ma si limitò a sorridere e a scuotere la testa. - Mi venerava, Derfel - disse in tono stanco - e non è la stessa cosa che essere amata.Si lasciò cadere su uno sgabello, accanto alla cassapanca di legno. - Essere venerata, Derfel, è una cosa che stanca, a lungo andare.”
Bernard Cornwell
Read more
“La gente non rinuncia alle proprie speranze, solo perché è delusa, Derfel; semmai vi si aggrappa con un'intensità ancora maggiore. Siamo davvero degli sciocchi.”
Bernard Cornwell
Read more
“- Ti sbagli, hanno molto a che fare con il Calderone - ribatté Merlino con un'asprezza che nessuno si aspettava. - É il Calderone a portare il caos. Tu desideri l'ordine, e pensi che Lancillotto presterà orecchio alle tue buone ragioni e che Cerdic si piegherà alla tua spada, ma il tuo ordine non ha mai funzionato in passato e non funzionerà neppure in futuro.Fissò Artù. - Pensi davvero che la gente ti ringraziasse per la pace? Si è annoiata della tua pace e per vincere la noia si è messa a creare guai. La gente non vuole la pace, Artù, ma vuole distrazioni dalla noia, mentre tu cerchi la noia come un assetato la birra.”
Bernard Cornwell
Read more
“- Gli uomini sono degli sciocchi - ha asserito Igraine, poi mi ha guardato di sottecchi. - Tu hai mai tradito Ceinwyn?- No - risposi, ed era la verità.- E non hai mai avuto il desiderio di tradirla?- Oh, molte volte. Il desiderio non scompare con la felicità, mia regina. Inoltre, che merito c'è nella fedeltà, se non viene mai messa alla prova?- Tu pensi che ci sia un merito nella fedeltà? - ha voluto sapere, e io mi sono chiesto quale guerriero giovane e bello della rocca di suo marito avesse attirato il suo sguardo. La gravidanza le avrebbe impedito qualsiasi sciocchezza, per il momento, ma mi preoccupavo di quel che poteva succedere dopo. Forse non sarebbe successo niente, comunque.Le ho sorriso. - Noi vogliamo dai nostri amanti la fedeltà, regina, e perciò, com'è ovvio, anche loro la vogliono da noi. La fedeltà è un dono che offriamo a chi amiamo. Artù l'ha data a Ginevra, ma lei non poteva fare altrettanto. Lei voleva qualcosa di diverso.”
Bernard Cornwell
Read more
“- Imbecille?- Certo. E sul fatto che sia un imbecille non possono esserci dubbi. Pensaci un attimo! Lancillotto vive, Mordred vive, Cerdic vive e Ginevra vive! Se qualcuno vuole vivere in eterno a questo mondo, la soluzione migliore è diventare nemico di Artù.”
Bernard Cornwell
Read more
“- Tuo padre è Aelle - asserì Merlino tranquillo.Lo guardai con stupore. - Come lo sai?- Ce l'hai scritto in faccia, Derfel. Questa notte, quando ti ho visto arrivare dalla porta della palizzata, per essere uguale a lui ti mancava solo un grande mantello di pelle di orso.Mi sorrise. - Ti ricordavo come un ragazzino serio serio, tutto domande, con un'espressione corrucciata, ma questa sera sei giunto come un guerriero degli dei, una terrificante creatura di ferro e d'acciaio, di scudo e pennacchio.”
Bernard Cornwell
Read more
“Non volevo parlare con Artù e non volevo vederlo. Salii sul promontorio e pregai gli dei, implorandoli di tornare in Britannia. Mentre pregavo, gli uomini del Kernow condussero la regina Isotta fino alla baia dove erano in attesa le due scure navi. I guerrieri, però, non la riportarono nel Kenow.Invece di ritornare a casa, la principessa degli Uì Liathàin, quella bambina di quindici anni che correva a piedi nudi nelle onde e che aveva la voce flebile degli spiriti dei marinai nei venti salmastri, fu legata a un palo e attorno a lei venne accumulata la legna gettata sulla riva del mare, che ricopriva la spiaggia di Halcwym, e laggiù, sotto gli occhi implacabili del marito, venne bruciata viva. Il corpo del suo amante venne bruciato sulla stessa pira.[...]Anche ora, quando chiudo gli occhi, a volte rivedo quella bambina uscire dal mare. Con il viso che sorride, il corpo sottile sotto la veste bianca aderente e le mani tese ad abbracciare il suo amante. Non posso sentire il grido di un gabbiano senza rivederla con l'occhio della mente, perché mi perseguiterà fino al giorno della mia morte, e anche dopo, dovunque andrà la mia anima, lei sarà laggiù; una bambina bruciata per ordine di un re, in base alle leggi, nello splendido regno di Camelot.”
Bernard Cornwell
Read more
“- Due re saliranno alla Rocca di Cadarn - profetizzò - ma a regnare sarà un uomo che non è re. I morti si sposeranno, quel che è perso ritornerà alla luce. e una lama verrà portata alla gola di una bambina.”
Bernard Cornwell
Read more
“Corsi verso di loro. La bimba era fra le braccia della madre, e io lascia cadere la spada, mi sfilai l'elmo e mi inginocchiai lì accanto. - Dian - sussurrai. - Amore mio.Vidi l'anima tremolare ancora nei suoi occhi. Mi vide, Dian mi vide, e vide sua madre, prima di morire. Ci guardò per un istante, poi la sua giovane anima si allontanò leggere come un'ala nel buio, senza rumore, come una fiamma di candela spenta da un soffio di vento. Lavaine le aveva tagliato la gola mentre saltava verso il braccio del fratello e adesso il suo piccolo cuore aveva rinunciato a lottare. Ma riuscì ancora a vedermi, prima di morire. Ne sono certo. Mi vide, poi morì, e io abbracciai lei e sua madre e piansi come un bambino.Piansi per le mia piccola, adorata Dian.”
Bernard Cornwell
Read more
“Quell'estate, secondo il nuovo computo degli anni che ci hanno insegnato i cristiani, era il 497 dopo la nascita di Cristo, ed era un'estate radiosa, splendente di sole.Artù era al vertice, Merlino si scaldava le ossa nel nostro giardino e le nostre tre figlie insistevano perché raccontasse loro sempre nuove storie, Ceinwyn era felice, Ginevra si godeva il suo elegante palazzo nuovo, con i portici e le colonne e il tempio nascosto.Lancillotto se ne stava tranquillo nel suo regno accanto al mare, i sassoni si combattevano tra loro invece di lottare contro di noi, e la Dumnonia era in pace.Eppure, quella del 497 fu anche, come ben ricordo, un'estate di vergogna e di dolore.Fu l'estate di Tristano e Isotta.”
Bernard Cornwell
Read more
“- Senhor Uhtred! - O padre Willibald veio correndo na minha direção. - O que está acontecendo? O que está acontecendo?- Decidi começar uma guerra, padre - respondi cheio de animação. - É muito mais interessante que a paz.”
Bernard Cornwell
Read more
“- Senhor Uhtred! - Como sempre, Willibald reagiu à minha provocação. - Esse peixe - ele apontou o dedo trêmulo na direção dos ossos - foi um dos dois que Nosso Senhor usou para alimentar 5 mil pessoas!- O outro devia ser um peixe incrivelmente grande - respondi. - O que era? Uma baleia?”
Bernard Cornwell
Read more
“If you can master me, that look seemed to say, then you can master whatever else this wicked world might bring. I can see her now, standing amidst her deerhounds that had the same thin, lean bodies, and the same long nose and the same huntess eyes as their mistress. Green eyes, she had, with a kind of cruelty deep inside them. It was not a soft face, any more that her body was soft. She was a woman of strong lines and high bones, and that made for a good face and a handsome one, but hard, so hard. What made her beautiful was her hair and her carriage, for she stood as straight as spear and her hair fell around her shoulders like a cascade of tumbling red tangles. That red hair softened her looks, while her laughter snared men like salmon caught in basket traps. There have been many more beautiful women, and thousands who were better, but since the world was weaned I doubt there have been many more so unforgettable as Guinevere, eldest daughter of Leodegan, the exiled King of Henis Wyren.And it would have been better, Merlin always said, had she been drowned at birth.”
Bernard Cornwell
Read more
“I am no Christian. These days it does no good to confess that, for the bishops and abbots have too much influence and it is easier to pretend to a faith than to fight angry ideas. I was raised a Christian, but at ten years old, when I was taken into Ragnar’s family, I discovered the old Saxon gods who were also the gods of the Danes and of the Norsemen, and their worship has always made more sense to me than bowing down to a god who belongs to a country so far away that I have met no one who has ever been there. Thor and Odin walked our hills, slept in our valleys, loved our women and drank from our streams, and that makes them seem like neighbours. The other thing I like about our gods is that they are not obsessed with us. They have their own squabbles and love affairs and seem to ignore us much of the time, but the Christian god has nothing better to do than to make rules for us. He makes rules, more rules, prohibitions and commandments, and he needs hundreds of black-robed priests and monks to make sure we obey those laws. He strikes me as a very grumpy god, that one, even though his priests are forever claiming that he loves us. I have never been so stupid as to think that Thor or Odin or Hoder loved me, though I hope at times they have thought me worthy of them.”
Bernard Cornwell
Read more
“Did you become a Christian in your nunnery?' I asked her.'Of course not.' she said scornfully.'They didn't mind?''I gave them silver.''Then they didn't mind.' I said.'I don't think any Dane is a real Christian.' she told me.'Not even your brother?''We have many gods,' she said, 'and the Christian god is just another one. I'm sure that's what Guthred thinks. What's the Christian god's name? A nun did tell me, but I've forgotten.''Jehovah.'There you are, then. Odin, Thor and Jehovah. Does he have a wife?''No.''Poor Jehovah.' she said.”
Bernard Cornwell
Read more
“Tell me how Gisela can be married to a man she's never met?'Aidan glanced across at Guthred as if expecting help from the king, but Guthred was still motionless, so Aidan had to confront me alone. 'I stood beside her in Lord Ælfric's place,' he said, 'so in the eyes of the church she is married.''Did you hump her as well?' I demanded, and the priests and monks hissed their disapproval.'Of course not.' Aidan said, offended.'If no one's ridden her,' I said, 'then she's not married. A mare isn't broken until she's saddled and ridden. Have you been ridden?' I asked Gisela.'Not yet.' she said.'She is married.' Aidan insisted.'You stood at the altar in my uncle's place,' I said, 'and you call that a marriage?''It is.' Beocca said quietly.'So if I kill you,' I suggested to Aidan, ignoring Beocca, 'she'll be a widow?”
Bernard Cornwell
Read more
“There are seasons of our lives when nothing seems to be happening, when no smoke betrays a burned town or homestead and few tears are shed for the newly dead. I have learned not to trust those times, because if the world is at peace then it means someone is planning war.”
Bernard Cornwell
Read more
“King Edmund of East Anglia is now remembered as a saint, as one of those blessed souls who live forever in the shadow of God. Or so the priests tell me. In heaven, they say, the saints occupy a privileged place, living on the high platform of God’s great hall where they spend their time singing God’s praises. Forever. Just singing. Beocca always told me that it would be an ecstatic existence, but to me it seems very dull. The Danes reckon their dead warriors are carried to Valhalla, the corpse hall of Odin, where they spend their days fighting and their nights feasting and swiving, and I dare not tell the priests that this seems a far better way to endure the afterlife than singing to the sound of golden harps. I once asked a bishop whether there were any women in heaven. “Of course there are, my lord,” he answered, happy that I was taking an interest in doctrine. “Many of the most blessed saints are women.”“I mean women we can hump, bishop.”He said he would pray for me. Perhaps he did.”
Bernard Cornwell
Read more
“Calix meus inebrians.”
Bernard Cornwell
Read more
“Every day is ordinary, until it isn't.”
Bernard Cornwell
Read more
“Lord Derfel, you do insult a man so very easily. What was it to be? My head in a pit dunged by slaves? What a paltry imagination you do have. Mine, I fear, sometimes seems excessive, even to me.”
Bernard Cornwell
Read more
“Only a fool wants war, but once a war starts then it cannot be fought half-heartedly. It cannot even be fought with regret, but must be waged with a savage joy in defeating the enemy, and it is that savage joy that inspires our bards to write their greatest songs about love and war.”
Bernard Cornwell
Read more
“To hear the tales told at night-time hearths you would think we had made a whole new country in Britain, named it Camelot and peopled it with shining heroes, but the truth is that we simply ruled Dumnonia as best we could, we ruled it justly and we never called it Camelot. Camelot exists only in the poets' dreams, while in our Dumnonia, even in those good years, the harvests still failed, the plagues still ravaged us and wars were still fought.”
Bernard Cornwell
Read more
“I hated Alfred. He was a miserable, pious, tight-fisted king who distrusted me because I was no Christian, because I was a northerner, and because I had given him his kingdom back at Ethandun. And as reward he had given me Fifhaden. Bastard.”
Bernard Cornwell
Read more
“You do like them thin, don't you?" Pyrlig said, amused. "Now I like them meaty as well-fed heifers! Give me a nice dark Briton with hips like a pair of ale barrels and I'm a happy priest. Poor Hild. Thin as a ray of sunlight, she is, but I pity a Dane who crosses her path today.”
Bernard Cornwell
Read more
“But when you have order, you don't need Gods. When everything is well ordered and disciplined then nothing is unexpected. If you understand everything,' I said carefully, 'then there's no room left for magic. It's only when you're lost and frightened and in the dark that you call on the Gods, and they like us to call on them. It makes them feel powerful, and that's why they like us to live in chaos.”
Bernard Cornwell
Read more
“He had always thought there was an answer to all life's mysteries in the stars, yet whenever he stared at them the answer slipped out of his grasp... But he had to think now, and he stared at the smoke-dimmed stars in the hope that they would help him, but all they did was go on shining.”
Bernard Cornwell
Read more
“It was while he was on the tower thatRobbie came to the rampart beneath. 'I want you to look at this,' Robbie called up to him, and flourished a newly painted shield. 'You like it?'Thomas peered down and, in the moonlight, saw something red. 'What is it?' he asked. 'A blood smear?''You blind English bastard,' Robbie said, 'it's the red heart of Douglas!''Ah. From up here it looks likesomething died on the shield.”
Bernard Cornwell
Read more
“I am not sure,' Mordecai told Thomas, 'whether omens can be trusted.''Of course they can.''I should like to hear your reasons. But show me your urine first.''You said I was cured,' Thomas protested. 'Eternal vigilance, dear Thomas, is the price of health. Piss for me.”
Bernard Cornwell
Read more
“The bards sing of love, they celebrate slaughter, they extol kings and flatter queens, but were I a poet I would write in praise of friendship.”
Bernard Cornwell
Read more
“Madness ends sometimes. The Gods decree it, not man.”
Bernard Cornwell
Read more
“The first sound was the bowstrings, the snap of five thousand hemp cords being tightened by stressed yew, and that sound was like the devil’s harpstrings being plucked. Then there was the arrow sound, the sigh of air over feathers, but multiplied, so that it was like the rushing of a wind. That sound diminished as two clouds of arrows, thick as any flock of starlings, climbed into the gray sky. Hook, reaching for another broadhead, marveled at the sight of five thousand arrows in two sky-shadowing groups. The two storms seemed to hover for a heart’s beat at the height of their trajectory, and then the missiles fell. It was Saint Crispin’s Day in Picardy. For an instant there was silence. Then the arrows struck. It was the sound of steel on steel. A clatter, like Satan’s hailstorm.”
Bernard Cornwell
Read more
“Shit!” Evelgold added.“What?” Hook asked, alarmed.“I just stepped in some.”“That’s supposed to bring you luck,” Hook said.“Then I’d better dance in the goddam stuff.”
Bernard Cornwell
Read more
“I forgot to mention,” Father Christopher said, smiling seraphically at Sir Martin, “that I am also a priest. So let me offer you a blessing.” He pulled out a golden crucifix that had been hidden beneath his shirt and held it toward Lord Slayton’s men. “May the peace and love of our Lord Jesus Christ,” he said, “comfort and sustain you while you take your farting mouths and your turd-reeking presence out of our sight.” He waved a sketchy cross toward the horsemen. “And thus farewell.”
Bernard Cornwell
Read more
“Latin! The language of God! Or perhaps He speaks Hebrew? I suppose that’s more likely and it will make things rather awkward in heaven, won’t it? Will we all have to learn Hebrew?”
Bernard Cornwell
Read more
“Fight well," he said distantly, "and remember you are Englishmen!""Welshmen," someone intervened. Sir Roger visibly flinched at that and then, without another word, led his three men-at-arms from the church.”
Bernard Cornwell
Read more
“And you look bloody young to be a sergeant""I was born late, sir”
Bernard Cornwell
Read more
“Poor Uther. He believed that virtues are handed down through a man's loins! What nonsense! A child is like a calf; if the thing is born crippled you knock it smartly on the skull and serve the cow again. That's why the Gods made it such a pleasure to engender children, because so many of the little brutes have to be replaced. There's not much pleasure in the process for women, of course, but someone has to suffer andthank the Gods it's them and not us.”
Bernard Cornwell
Read more