“Quella prima notte, il giorno dell'arrivo di Sophie Mol, Velutha guardò la sua amante che si rivestiva. Quando fu pronta, Ammu si accovacciò di fronte a lui. Lo toccò leggermente con le dita e lasciò una traccia di pelledoca sulla pelle. Come un gesso morbido sulla lavagna. Come la brezza in una risaia. Come le scie dei jet in un cielo celeste da chiesa. Lui le prese il viso tra le mani e lo attirò verso il suo. Chiuse gli occhi e le annusò la pelle. Ammu rise.Sì, Margaret, pensò. Lo facciamo anche fra noi.Baciò gli occhi chiusi di Velutha e si alzò. Velutha, con la schiena appoggiata al mangostano, la guardò andar via. Aveva una rosa secca tra i capelli.Si girò per dirlo un'altra volta: "Naaley".Domani.”