“Di solto torno a casa a piedi da scuola, perché così ho la sensazione di essermela guadagnata. Mi spiego: voglio poter raccontare ai miei bambini che andavo a scuola come facevano i miei nonnni «ai loro tempi».”
“Pensavo di aver superato quelle cose. Pensavo di essere orgogliosa di me stessa. Ma quelle donne, per la maggior parte del tutto sconosciute, erano riuscite a farmi sentire di nuovo l'insicura perdente che mi sentivo al liceo. Improvvisamente mi sentivo un'intrusa al tavolo delle ragazze più popolari della scuola. Perchè mi importava così tanto di quello che dicevano gli altri, di quello che pensavano gli altri? Perchè la mia autostima dipendeva così tanto dall'opinione di persone che nemmeno conoscevo? (…) Come poteva qualcuno che non conoscevo nemmeno, o qualcuno che non vedevo da dieci anni, avere così tanto potere su di me?”
“«Così tutta la mia vita, e quella di coloro nelle cui vene scorrerà il mio sangue, verrà consacrata alla scoperta e alla vigilanza del Potere naturale di cui il mondo è colmo. Non ci sarà uomo o donna che impedirà ai miei discendenti di seguire le mie orme, poiché verranno aiutati dal cielo e dalla terra e da tutto quello che li forma.»”
“Anche quest'anno ce l'abbiamo fatta, grazie a Dio. Tanti miei compagni di scuola non ci sono più. Io capisco e gli altri capiscono quello che io dico.”
“Anch'io, pertanto, mi impegnai, per civetteria, a lasciare qualcosa di mio ai posteri [...]; e visto che non avevo a disposizione fatti veri da raccontare —perché purtroppo non mi era mai successo niente di interessante— mi decisi a dire le bugie, ma bugie che si potessero riconoscere molto meglio di quelle che dicono gli altri: perché, infatti, almeno su un punto dirò la verità, se dichiaro che sto mentendo! (Storia vera, I, 4)”
“Mi irrita la felicità di tutti questi uomini che non sanno di essere infelici. La loro vita umana è piena di tutto ciò che costituirebbe una serie di angosce per una sensibilità vera. Ma poiché la loro vera vita è vegetativa, quello che subiscono passa loro accanto senza toccarli intimamente. Vivono con la fortuna autentica di vivere senza accorgersene.Per questo, comunque, vi amo tutti. Miei cari vegetali!”